Carmine Di Donna, un esploratore dell’universo dolce

In vent’anni di carriera Carmine Di Donna ha raggiunto una solida competenza trasversale che lo porta oggi a essere coinvolto come pasticciere esperto in ambiti molto diversi tra loro. Un viaggio fatto di rigore e passione il suo, che parte da due punti fermi: materia prima e tradizione
Carmine Di Donna, un esploratore dell’universo dolce

Ci sono professionalità che è difficile riassumere in una sola parola. Carmine Di Donna è un pasticciere, un pastry chef, un consulente, un docente. La sua competenza è trasversale e infatti viene coinvolto nella formazione e nella progettazione di realtà di alta ristorazione, hotellerie, di laboratorio ma anche di grandi laboratori orientati all’industria. Potremmo chiamarlo professionista della gastronomia dolce, ma più che le definizioni è il racconto del suo percorso a illuminare sulle opportunità che questo mestiere può offrire a chi decide di viverlo con passione e rigore.

Sono nato in pasticceria, mio padre era pasticcere, avevamo attività di famiglia ed è stato lì che ho appreso le basi del mestiere. Poi, attorno ai 16 anni, ho iniziato a viaggiare: in quel periodo ho fatto la mia prima esperienza di lavoro a Manchester in una catena di ristoranti italiani e da quel momento non ho più lasciato la ristorazione, fino a due anni fa”.

DAGLI STELLATI A SOPHIA LOREN

Dopo la gavetta nella pasticceria del padre, Carmine si confronta con il mondo del lavoro. “Ho lavorato in vari ristoranti stellati ma la vera maturità sento di averla raggiunta con Gennaro Esposito. Gli ultimi cinque anni trascorsi nella sua cucina sono stati molto intensi e mi hanno fatto crescere tanto”. È grazie a Esposito che Carmine ha capito che cosa significhi davvero avere rispetto della materia prima e scegliere gli ingredienti dalla propria terra, maneggiarli con cura, con le cotture giuste. Fra gli insegnamenti dello chef partenopeo anche conoscere personalmente i produttori e fare loro richieste specifiche, ritagliate sulle proprie esigenze. “In ambito internazionale invece un collega che ammiro molto è il MOF Angelo Musa: è una grande fonte di ispirazione per me”.

Oggi Carmine un libero professionista. L’esperienza alla Torre del Saracino si è conclusa due anni fa ma con lo chef Esposito Carmine ha portato avanti un progetto dedicato ai grandi lievitati, panettone e colombe. “Ho una mia società, la Carmine Di Donna Consulting e mi occupo di consulenza e docenza in collaborazione con realtà come Valrhona, Silikomart, la scuola Dolce & Salato di Caserta e In Cibum di Battipaglia. Per quanto riguarda le consulenze private invece al momento sto seguendo l’evoluzione del progetto Sophia Loren Restaurant”.

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