50 anni di eccellenza firmata Agrimontana

Agrimontana: una storia di passione e successi che nasce dalla collaborazione con i coltivatori per valorizzare i prodotti del territorio, trasformati in ingredienti di alto livello per il professionista
50 anni di eccellenza firmata Agrimontana

Tutte le attività realizzate nel corso del 2022 saranno l’occasione per celebrare il 50° anniversario dell’azienda. La quale ribadisce a gran voce che, come agli inizi, così 50 anni dopo, i suoi valori rimangono gli stessi. La valorizzazione e la tutela del territorio, la ricerca dell’eccellenza, la volontà di servire il professionista e il consumatore con prodotti naturali, ricchi di gusto e privi di conservanti, coloranti e aromi. Agrimontana è cresciuta, è entrata in nuovi mercati, ha ampliato l’assortimento. Ma non è scesa a compromessi sulla visione iniziale e continua a lavorare secondo i principi fondanti. Abbiamo incontrato Luigi Bardini, Amministratore delegato dell’azienda, al quale chiediamo di raccontare la vision aziendale e le novità.

L’INTERVISTA

Prevedete il lancio di nuovi prodotti?
Festeggiare 50 anni di attività è anche l’occasione per inserire nuovi prodotti che rafforzino il nostro posizionamento e i nostri valori. Abbiamo lavorato negli ultimi anni per consolidare le relazioni che abbiamo con i produttori e i coltivatori che ci forniscono la materia prima. Come la frutta, i marroni. Senza il loro lavoro e il loro impegno a salvaguardia del patrimonio di eccellenze e varietà, anche il nostro lavoro di trasformazione sarebbe diverso, più povero. Quest’anno esprimiamo con forza e convinzione la volontà di tutelare e valorizzare i frutti della nostra ricca terra. Lo facciamo grazie all’ampliamento delle referenze Igp inserite a catalogo. Dai marroni che abbiamo selezionato in Piemonte con il Marrone della Valle di Susa Igp, all’Emilia con il Marrone di Castel del Rio Igp. Fino alla Toscana con il Marrone del Mugello Igp, alla Campania con il Marrone di Roccadaspide Igp, il Limone di Amalfi Igp o le Clementine di Calabria Igp.

Come sono evolute negli ultimi anni le vostre vendite nel canale artisanal professionale?
I nostri riferimenti sono l’artigiano pasticciere e il gelatiere. Produciamo i nostri ingredienti pensando alle interpretazioni che ne daranno. Perché se Agrimontana interviene per esaltare le caratteristiche proprie della materia prima con cura e lavorazioni delicate, il professionista la sublima e dà forma alla creatività. L’artigiano è fonte di stimolo e ricerca, e sempre di più lavoriamo per valorizzare la relazione e il fattore umano. La qualità del prodotto c’è e deve esserci sempre, ma vediamo che è su altro ormai che ci viene richiesto di fare la differenza.

foresta nera

La ricetta della Foresta Nera sviluppata da Francesco Boccia con i prodotti Agrimontana

Quali sono le referenze più vendute nel canale pasticceria? Quali nel canale gelateria? E verso la ristorazione?
Agrimontana è storicamente il riferimento per la frutta candita e per i marroni, che sono e restano il core business insieme alle confetture. Tuttavia, le paste pure stanno crescendo in modo rilevante, sia nel canale pasticceria che in quello della gelateria. Recentemente siamo usciti con una nuova linea di paste pralinate e creme spalmabili. Le abbiamo messe a punto con la ricerca & sviluppo interna e nelle quali crediamo moltissimo.

Quali sono i progetti sviluppati in collaborazione con professionisti del settore che vi hanno dato maggior soddisfazione?
Sono tanti, davvero tanti, perché lo scambio con il professionista, più o meno blasonato che sia, è la base del nostro approccio al lavoro. Forse, se devo citarne uno, citerei il progetto del panettone artigianale. Ci abbiamo investito e creduto tantissimo e comunica benissimo l’idea che abbiamo di ‘sistema’. Al successo del panettone artigianale, prodotto emblematico della tradizione italiana, hanno contribuito tanti degli attori del settore, i professionisti, la stampa, le aziende. Per noi il lievitato da ricorrenza è la massima espressione della frutta candita e della maestria del pasticciere. Siamo fieri di aver sostenuto e stimolato, da sempre, la sua valorizzazione. I risultati oggi ci danno ragione, in Italia e all’estero.

In che direzione sta investendo il vostro reparto ricerca & sviluppo?
La ricerca di nuove proposte è sempre in corso, che siano nuovi frutti o nuove ricettazioni, in Agrimontana il reparto di ricerca & sviluppo non si ferma mai. Grande attenzione oggi è data al packaging, che vogliamo rendere sempre più sostenibile. Tuttavia non è semplice perché nei nostri processi produttivi la componente del packaging è cruciale per garantire l’assenza di conservanti. La sostenibilità costituisce per noi una grande sfida.

Quali crede saranno le future tendenze nel campo della pasticceria artigianale?
La pasticceria è un piacere, un peccato di gola, e dovrà continuare a esserlo anche in uno scenario di evoluzione dei consumi che sembra portare verso il meno dolce. Se le ricette saranno adattate alle aspettative del mercato, l’appagamento dovrà venire dall’esperienza sensoriale che la pasticceria saprà trasmettere attraverso il locale. Ma anche attraverso l’accoglienza del personale, la costruzione di una relazione con il cliente.

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