Chef Leonardo Di Carlo con torta. Pasticceria di alta qualità.

Esplosivo Leonardo Di Carlo

Chef Leonardo Di Carlo con torta. Pasticceria di alta qualità.

L’esplosivo Leonardo Di Carlo ci dà qualche consiglio per ottenere buoni risultati, quelli che durano a lungo. Il “Paradigma Leonardo” prevede che un grande pasticcere sia prima di tutto un bravo imprenditore, poi che sappia produrre dolci eccellenti e sia capace di farli apprezzare

“Evoluzione in Rivoluzione” è il titolo dell’ultima fatica del vulcanico Leonardo Di Carlo, pasticcere di fama nazionale e internazionale che ha saputo conquistarsi un ruolo di primo piano come “Pastry consultant” per attività artigianali e aziende. Anche l’insegna della sua scuola di pasticceria, “Pastry concept”, la dice lunga sulla sua filosofi a e il suo approccio al mestiere: «il mio modo di concepire i dolci – afferma Di Carlo – è costantemente in evoluzione. Gli ingredienti della pasticceria sono ormai parte del mio Dna e per me comporre un dolce è seguire un’ispirazione – o semplicemente usare ciò che trovo in frigorifero – con la certezza del risultato finale, che mi prefiguro nella mente e nel palato».

Ma il suo concept di pasticceria non si ferma alla creazione di dolci esteticamente perfetti e dal gusto straordinario: «il mio lavoro, oggi – continua il maestro – è quello di insegnare un vero e proprio metodo al pasticcere, che gli permetta di rivoluzionare le sue abitudini e passare meno tempo possibile in laboratorio, per dedicarsi alla famiglia e agli hobby. Le mie parole d’ordine sono semplifi care e razionalizzare: la torta che vi propongo in queste pagine è montata in un unico anello, senza inserti di diverse dimensioni, perché dobbiamo semplificare i processi per ottimizzare i costi. Dobbiamo quindi risparmiare tempo e manodopera senza perdere una virgola in bontà e bellezza. Le tecniche mirabolanti sono richieste nei concorsi, non nel lavoro di tutti i giorni. Il mio ultimo libro, che prosegue il percorso della pubblicazione precedente, “Tradizione in Evoluzione”, considerata la bibbia della pasticceria, si fonda proprio su questo concetto: sulla possibilità, per ognuna delle 12 famiglie di prodotti che prendo in considerazione, di partire da un unico impasto e poi diversifi carlo a cascata in produzione, arrivando a ottenere una linea con ampie declinazioni. Per esempio, partendo da 50 kg di cake bianco per ricavarne uno alla nocciola, uno al limone, uno senza lattosio e così via. In questo modo si riempiono i forni e si risparmia energia, poi, grazie alla catena del freddo, si possono conservare perfettamente i prodotti e avere sempre le vetrine piene. Alcune decorazioni si possono produrre a cadenza annuale, altre ogni sei mesi, altre ogni tre. Le commesse devono essere altamente motivate nel loro ruolo: dal loro atteggiamento, in un mercato fortemente competitivo, dipende il 50% delle vendite. Devono saper spiegare in modo semplice ma speciale il vostro biscotto più semplice o la vostra ultima creazione innovativa. Nella torta Nobile Risveglio abbiamo alla base un biscuit al pistacchio con un cremoso alla nocciola molto fresco, delle amarene candite autoprodotte, e una chantilly leggera. Infi ne un crumble alla mandorla, un cristallino di zucchero e delle meringhette. Nulla che si possa rovinare in conservazione. Io rimango sul classico perché è questo che chiede il pubblico. Ma, anche nella tradizione, bisogna trovare la propria identità: quando un pasticcere trova la sua cifra stilistica ha fatto centro. Proprio come ha centrato l’obiettivo l’azienda Eurovo lanciando la Élite: ovoprodotti di qualità eccellente, con uova di galline allevate a terra, di categoria A, 100% italiane e provenienti da una fi liera interamente controllata e certificata».

Scopri qui la ricetta di Torta Nobile Risveglio

© Riproduzione riservata