Eleonora Sdino, pasticcera e decoratrice

Eleonora Sdino, pasticcera e decoratrice

Pasticceria e non solo. Decorazioni e non solo. Eleonora Sdino, infatti, va oltre il cake desing e cavalca il filone della pasticceria classica unita a decorazioni eleganti e minimal. Unisce quindi la bontà dei dolci all’italiana alle attraenti finiture, mai troppo elaborate

Eleonora Sdino è stata lungimirante. Ha scelto la via della pasticceria, ma lungo il suo percorso ha raccolto anche le nozioni del cake design che le servivano per coltivare il filone della “pasticceria decorata”. Una pasticceria non troppo tradizionale, ma neanche esageratamente sofisticata. «Non sono d’accordo – sottolinea – con chi tratta la pasticceria come la tela di un quadro. Non si possono impiegare più di 3 ore per decorare una torta importante, fatta con materie prime fresche e nobili, come uova, panna, mascarpone e burro. Per questo credo che la via migliore sia quella del compromesso, ossia una linea che unisce la spettacolarità estetica, contraddistinta da eleganza e pochi elementi decorativi ben fatti, al gusto di una torta classica, magari leggermente rivisitata. Spesso infatti, le torte da cerimonia, sono alte o a più piani, quindi è importante realizzare impasti che reggano il peso e creme stabilizzate, che non cedano immediatamente».

Dal panificio alla pasticceria
Ma facciamo qualche passo indietro. Eleonora Sdino cresce nella panetteria di famiglia, a Bolla, in un paesino vicino a Napoli. Da sempre affascinata dall’arte della pasticceria, per un certo periodo abbandona l’idea e si trasferisce a Ferrara. Poco dopo torna sui suoi passi, capisce che la pasticceria è veramente la sua passione e s’iscrive in una scuola di pasticceria a Pescara. Frequenta diversi master di decorazione, pasticceria e semifreddi, con maestri del calibro di Gaetano Mignano, Diego Crosara e Davide Malizia. Percorso coronato dalla vittoria, nel 2015, del concorso di pasticceria artistica organizzato da Pasticceria Internazionale.

«Da allora – racconta Eleonora – ho iniziato a collaborare con diversi ristoranti per la realizzazione di banchetti matrimoniali e sweet table. I matrimoni oggi, sempre più spesso, non richiedono una semplice isola dei dolci ma un vero e proprio allestimento, in base al tema definito dagli sposi.

Come decorazioni prediligo utilizzare il cioccolato puro, il cioccolato plastico, l’ostia, la pasta di zucchero, i macaron, l’isomalto e la grande varietà di merletti e decorazioni che il mercato offre. Invece delle pesanti creme al burro, amo stuccare le torte con delle ganache o delle creme leggere, come nel caso di questa Red Velvet, ricoperta con una crema a base di formaggio, burro e cioccolato bianco, farcita con una mousse di panna e mascarpone. Per me il gusto è sempre in primo piano, non lo sacrifico mai per l’estetica. L’aspetto di questa torta tipicamente americana è molto attuale, si tratta infatti di una “dripping cake”, letteralmente “torta che gocciola”, dove l’effetto colante è realizzato con del cioccolato bianco.

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