Interno di Uovo a Pois, pasticceria artigianale. Vetrina dolci, scaffali con biscotti e decorazioni. Design accogliente.

Uovo à pois: dolci e salute

Interno di Uovo a Pois, pasticceria artigianale. Vetrina dolci, scaffali con biscotti e decorazioni. Design accogliente.

Ha inaugurato lo scorso 29 novembre nell’area del porto fluviale di Roma, Uovo à Pois, prima pasticceria “alternativa” della capitale

L’intento dello chef Alberto Paciaroni, ventinovenne tutt’altro che alle prime armi, è quello di proporre una gamma di dessert che non abbia niente da invidiare alla pasticceria tradizionale a livello di gusto e golosità, ma che rispetti, allo stesso tempo, le regole ferree della salubrità e dell’ecosostenibilità. “Mangiare sano senza rinunce” è il motto che guida il laboratorio artigianale di via Matteucci 62.

All’insegna del naturale
Caposaldo della sperimentazione di Uovo à Pois è l’utilizzo di materie prime naturali, di primissima qualità e integrali al 100%: solo farine e zuccheri non raffinati, niente grassi idrogenati e neppure latte e derivati. Pur avendo alle spalle una laurea in Chimica, Paciaroni si allontana diametralmente dalla lavorazione chimica degli ingredienti, esplorando alternative allo zucchero, come lo sciroppo d’agave, la frutta essiccata, la stevia, il malto di riso, il miele, oltre che un gran numero di soluzioni vegane, adatte a intolleranze al glutine e ai latticini. Paciaroni, pioniere in questo senso, dichiara che la grande sfida della sua proposta sia proprio il convincere la clientela a superare il preconcetto che il dolce vegano non sia appetitoso: «spesso – ammette – le proposte di dolci vegani sono limitate e non sono gustose, e questo rovina il mercato. La gente infatti, molte volte dimentica che le patatine fritte o il cacao sono vegani, ed è incredula di fronte alla golosità di un dolce al cioccolato senza uova né zucchero». A smentire subito questa teoria è la “Search” (anagramma di Sacher), specialità dell’Uovo à Pois, un biscuit al cacao, mousse al fondente 68% Domori, albicocche essiccate e grué di cacao: vegan, integrale e senza latte o derivati. Ecco quindi che ci si trova di fronte a una proposta creativa, gustosa, dall’aspetto invitante e che, a detta di molti clienti, è difficile associare al gusto scialbo della maggior parte dei dessert vegani poco curati.

Integrale è buono
Altra questione spinosa per i palati avvezzi al glutine è quella dell’integrale: se spesso dietro alle etichette di questi prodotti c’è realmente meno del 30% di materie prime non raffinate, lo chef Paciaroni non scende comunque sotto la soglia della totale assenza di quest’ultime, proponendo pani, panettoni e brioches dalla consistenza diversa rispetto a quella a cui è abituata la maggior parte della clientela. Tuttavia, la difficoltà del sapore al primo approccio non spaventa sul lungo periodo, perché viene supportata dal grande interesse del consumatore di oggi verso le tendenze alimentari salutari che inneggiano al buon cibo e ai vantaggi dell’integrale. L’unica eccezione che Paciaroni si riserva di concedere alla sua regola è l’utilizzo di zucchero raffinato per il cake design che, ad ogni modo, viene adoperato solo ove necessario alla decorazione.

Pasticceria concept store
Ma l’Uovo à Pois non si propone di essere una semplice pasticceria: è un concept store dove, a fianco di torte e pasticcini, si vendono tisane artigianali e oggetti di design per la casa ma soprattutto per la tavola. L’intera offerta è rigorosamente abbracciata  dal marchio dell’ecosostenibile, come si nota nei packaging di cartone riciclato e nella carta con il logo FSC (Forest Stewardship Council), oltre che agli arredi di legno naturale. La proposta riservata ai matrimoni  è indicativa di tutto ciò che l’Uovo à Pois rappresenta: un pacchetto completo che include wedding cake scenografiche, inviti in carta riciclata, cofanetti di origami che contengono confetti e tante altre originali idee per rendere speciale il wedding look. Il nome del locale trova quindi il suo perché in una duplice valenza: l’uovo, a simbolo della nascita, è decorato da leziosi pois che fanno trasparire quel lato alternativo, creativo e frizzante, in perfetto stile shabby chic, stile che vede l’Uovo à Pois come un elegante e delizioso portavoce.

Il nuovo quadrilatero gourmet della Roma Ostiense
Via Pellegrino Matteucci, dove si trova l’Uovo à Pois, rientra nell’area del neonato quadrilatero gourmet romano e nel cuore pulsante della movida. A due passi dal supermercato gastronomico Eataly, la zona del porto fluviale brulica di nuove aperture alternative come Banco, fast food naturale che propone hamburger biologici e sani, il Bio’s Cafè, caffetteria 100% bio, il ristorante orientale La Dogana Food e il Porto Fluviale, ex capannone trasformato in locale polivalente, con annessa trattoria e pizzeria. Nuova è anche la Stella Michelin del quartiere, assegnata nel 2015 a Marco Martini del ristorante Stazione di Posta.

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