Capodanno in casa per il 69% degli Italiani. Le previsioni Fipe

Capodanno in casa per il 69% degli Italiani. Le previsioni Fipe

A festeggiare non si rinuncia, ma si preferisce farlo in casa, con amici e parenti. A Natale la spesa alimentare ha retto il colpo della crisi, ma c’è stata più attenzione negli acquisti. E a Capodanno? I dati Fipe prevedono che il 69% degli italiani starà a casa propria o a casa di amici. Per quelli che scelgono il cenone fuori casa il ristorante resta il luogo d’elezione.

Consumi natalizi in calo quest’anno, con un calo della spesa dell’8% rispetto al Natale 2012. Il dato arriva dal Codacons ed è confermato in negativo anche dall’Osservatorio nazionale Federconsumatori, che segnala un trend ancora peggiore del -11,4%. A reggere solo i consumi alimentari, con un giro d’affari di 2,6 miliardi secondo Coldiretti.

Gli italiani non hanno rinunciato al pranzo di Natale, ma i menù sono cambiati. Ingredienti ricercati e costosi hanno lasciato il posto alle ricette della tradizione, consumate in casa, tra parenti e amici, dal 92% della popolazione. Dei 2,3 miliardi di euro spesi quest’anno, Coldiretti stima che 830 milioni di euro siano stati utilizzati per l’acquisto di carni, pesce e salumi, 450 milioni per spumante, vino e altre bevande, 400 milioni per i dolci, 300 milioni per frutta e verdura, 220 per pasta e pane, 100 milioni, infine, per formaggi e uova.

E a Capodanno? Secondo l’indagine Fipe-Confcommercio – Format-Research il trend sarà simile a quello dello scorso anno. I risultati dell’indagine rivelano che il 33,9% si organizzerà per il cenone andando in casa di amici o parenti e il 35,1% rimarrà a casa, mentre il 31% sceglierà di festeggiare in un locale.

Ristorante (74,3%) e discoteca (19,1%) sono i luoghi preferiti per salutare il nuovo anno con un cenone fuori casa. C’è anche una piccola parte (2%) che opterà per l’agriturismo.

In termini di costi, la spesa media del cenone è di 85 euro. Nello scegliere il locale, si darà la preferenza al tipo di menù (28,2%), poi al prezzo (19,3%) e in ultimo alla frequentazione abituale (17,4%).

© Riproduzione riservata