Alessandro Crispini conquista il mondo con il suo Pistacchio

Alessandro Crispini conquista il mondo con il suo Pistacchio

L’artigiano gelatiere di Spoleto è salito sul podio più alto del Gelato World Tour con un gusto classico, ma non banale

«Non so cosa stia succedendo nelle mie gelaterie, ma sì, immagino che il gelato al pistacchio sia tra i gusti più richiesti di oggi».
Ride soddisfatto e ancora un po’ incredulo Alessandro Crispini dell’omonima gelateria di Spoleto in provincia di Perugia. Il suo gusto “Pistacchio” ha conquistato il primo posto al Gelato World Tour – organizzato da Carpigiani Gelato University e Sigep Italian Exhibition Group – la cui finale si è svolta domenica 10 settembre a Rimini.
«Sono felice ed emozionato di questo risultato che arriva come una conferma del lavoro che svolgo con la mia famiglia dal 1996. Dedico questa vittoria alla mia compagna, ma non posso non ringraziare mio fratello. E’ stato lui che ha avuto l’idea, io non ci avrei mai pensato».
Per conquistare il palato – e il cuore – della giuria ha optato per un gusto classico, ma non scontato.
«Il Pistacchio è uno dei gusti che non manca mai nella vetrina di ogni gelateria italiana, ma considerarlo un gusto banale è un grosso errore. Soprattutto se è fatto bene. Il nostro “pistacchio” è frutto di un lungo lavoro, prima di tutto sulla ricerca della materia prima. Ci ho messo sei mesi di avanti e indietro dalla Sicilia per trovare la giusta combinazione di tre varietà di pistacchio. Ne ho assaggiati decine prima di scegliere. Una volta trovati i pistacchi giusti abbiamo fatto diverse prove di cottura fino ad arrivare a optare per 24 ore di tostatura lenta e costante che asciuga il frutto e ne estrare i sapori, gli aromi, i profumi. Il tutto viene poi scottato con zucchero e bacche di vaniglia del Madagascar. Il valore aggiunto è il sale di Cervia, un tipo di sale più dolce rispetto agli altri, che bilancia con un tocco di sapidità il sapore del gelato e lo rende ancora più particolare».
Un vero e proprio lavoro di ricerca. Il gelato, prima di essere un lavoro, per lei è una passione.
«Il gelato è la mia vita. Il mastro gelatiere non è un mestiere per cui ci si può improvvisare. Servono studi, dedizione al lavoro e una costante ricerca di perfezionamento. Io mi sono innamorato del gelato nel 1996 quando nel nostro bar ho cominciato ad avvicinarmi a questo meraviglioso mondo. Ho iniziato a fare ricerche sulle materie prime, sugli abbinamenti, su come migliorare il nostro gelato. Dalle basi industriali sono passato a creare il gelato a partire dalle materie prime. Ho studiato da solo e seguito corsi professionali e ancora oggi imparo sempre qualcosa di nuovo lavorando. Il lavoro in laboratorio è una scuola costante».
Come è arrivato al Gelato World Tour?
«Grazie a mio fratello. Lui mi ha iscritto mentre io continuavo a dire di no. Sono un uomo da laboratorio, uno che lavora dieci ore al giorno e non cerca le luci della ribalta. Eppure ha avuto ragione lui. Se oggi sono ancora più orgoglioso di quello che facciamo nelle nostre gelaterie è grazie alla sua tenacia».
Sta già pensando a un nuovo gusto?
«No – ride – non ho ancora messo in moto la fantasia. Per ora mi godo questo successo, domani chissà».

Accanto ad Alessandro Crispini, la giuria composta da 47 membri tra esperti di gelato, chef e giornalisti ha incoronato anche Guido & Luca De Rocco della gelateria Eiscafé De Rocco di Schwabach (Germania) che hanno conquistato il secondo posto con il suo “Tributo alla Serenissima”.

Terza classificata la colombiana Daniela Lince Ledesma della gelateria Amor-acuyà di Medellín con il suo “Amor-acuyà”.

Premio speciale della giuria tecnica a “Cocco Sogno” di Angelo e Giuseppe Lollino & Ali Caine Hung delle gelaterie Massa Caffè Italiano e Vero Coffee & Gelato e Campanella Cremeria a Elmwood Park, Chicago. Stesso riconoscimento per “Il mio cioccolato” di Renata Somogy della Gelateria Bringatanya Fagyzò a Gyenesdiás  in Ungheria.
Il pubblico ha invece preferito “Gorgonzola e Pere variegato con fichi e noci” di Michael, Brian & Teresa O’Donnell della Gelateria 48 Flavours di Adelaide in Australia, premiato in ex equo con “Sorbetto Ananas, Sedano e Mela” di Taizo Shibano della gelateria Malga Gelato a Nonoichi  in Giappone.
Il Premio Maestri Gelatieri è andato a “Sapore d’Amatrice” di Daniele Mosca della gelateria Il Gelatiere di Amatrice, Rieti e “Yogurt al miele con lamponi e noci” di Erik & Hermien Kuiper della Gelateria De Ijskuip a Denekamp in Olanda.
I gusti “Latte e menta selvatica” di Silvia & Lara Pennati di Formazza Agricola di Formazza in provincia di Verbania e “Cioccolato al bourbon con noci pecan candite con sciroppo d’acero” di Tammy Giuliani della Gelateria Stella Luna Gelato Caffè dal Canada hanno conquistato il palato dei giornalisti che gli hanno assegnato il Premio Stampa.
Il Premio del Resto del Carlino è andato a “Pistacchio” di Bruno Di Maria del Ristorante Madison a Realmonte, in provincia di Agrigento, mentre il Premio Stampa Estera è stato assegnato a “The Asian Story” di Sharon Tay della Gelateria Momolato a Singapore.

 

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