Un martedì da Re

Un martedì da Re

Quando l’esploratore franco-canadese Pierre Le Moyne d’Iberville, per conto della corona francese il 2 marzo del 1699, compì una spedizione che ebbe come tappa una località lungo il Mississippi, sessanta miglia a sud dell’attuale posizione di New Orleans, successe che il giorno seguente sarebbe stato Mardi Gras, e successe anche che si decise in quel contesto di dare il via ai festeggiamenti.
Corona francese non solo per fare i puntigliosi, ma per sostenere che prima di questo episodio, gli Stati Uniti e il Carnevale avevano molto poco a che fare tra loro. Difatti, pure oggi, per festeggiarlo bisognerà spostarsi nella regione sud-est, specialmente nelle città di New Orleans, Saint Louis, Mobile, Pensacola e altre nel Golfo del Mississippi, per notare che solo qui la festività è entrata a far parte dei riti collettivi.
La trasmissione delle tradizioni del colonizzatore alle proprie colonie era un processo ovviamente forzato, anche quando si trattava di importare dessert. Fu così che il dolce tipico francese dell’epifania, la Galette des Rois, in Louisiana è diventata, con un mese e mezzo di ritardo, forse a causa di un jet lag preindustriale, il dolce emblema del Mardi Gras di New Orleans, la King Cake.
La galletta dei Re Magi è usanza antica in tutti i paesi francofoni, una preparazione fatta di pasta foglia e dorata in forno, eventualmente farcita con una crema frangipane.
Ma nel Delta del Mississippi la questione si fa più ‘americana’, la declinazione di questo dolce assume tutti i connotati della sua localizzazione. Un anello di pasta lievitata simile a quella brioche, aromatizzata internamente con cannella, talvolta melassa e noci pecan, e soprattutto vistosamente decorata in superficie da una glassa di zucchero coloratissima. Tre tonalità non casuali, anzi rispettosamente calibrate: il viola per la giustizia, il verde per la fede, l’oro per il potere.
Specialmente però si tratta di un immancabile momento di aggregazione per le famiglie, che si riuniscono appositamente questo giorno per dare il via al taglio del dolce e per scoprire chi sarà il fortunato ad aggiudicarsi il piccolo bambolotto di porcellana nascosto all’interno, assicurandosi un anno di prosperità e aggiudicandosi per un giorno il titolo di Re della festa.

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