La cucina può essere anche…magia di accordi!

La cucina può essere anche…magia di accordi!

L’ “accordo magico”, rara alchimia di buona musica, cibo ed amicizia e sogno di ogni musicista a fine concerto, è perfettamento
riuscito. E’ successo sabato 13 settembre, nella luce trasparente di un tramonto da cartolina, sulla terrazza dello Chalet il Capricorno di Sauze d’Oulx, hotel di charme a 1800 metri, a monte di Sauze d’Oulx, in occasione di “AperiJazz in quota….per chi rientra” che ha visto come partner di eccellenza lo storico birrificio Menabrea di Biella. I fermenti delle tre Top Restaurant, ultime nate in casa Menabrea, hanno così accompagnato i ritmi caldi del jazz californiano del gruppo “Tribute to Jay and Kay”, capitanato da Joseph Burnam e Gianfranco Marchesi, trombonisti dell’Orchestra Nazionale della Rai di Torino, protagonisti della prima serata autunnale organizzata dall’HACM (Accademia di Alta Cucina di Montagna). Quarto appuntamento di un calendario che si preannuncia ancora ricco di tentazioni fino all’autunno inoltrato. Le prime note della band hanno tenuto a battesimo un originale cocktail, ideato per l’occasione dalla Pasticceria Naskira (il ristorante dello Chalet n.d.r.): Men Ciek, freschissima granita di “Birra Menabrea”, zucchero di canna, lime, menta e frutti di bosca, generosamente innaffiati di Spumante Erbaluce di Caluso Cieck. Azienda canavesana vicina alla filosofia HACM, che ha firmato il brindisi per la festa dell’Accademia dello scorso 26 luglio. Scenografico il buffet di accompagnamento, ideato ed allestito in terrazza da Fabrizio Barbero e Andrea Carle, chef dello Chalet. Una tavolozza di colori e sapori, impreziosita da una ricca selezione di formaggi degli alpeggi della valle e di alcuni “outsider” della miglior produzione casearia piemontese. Premessa di un trittico di piatti da manuale, serviti al tavolo nella luce ormai del crepuscolo. Sperimentazioni a tema fra cui ha brillato il confronto ravvicinato fra due fondute: la nobile di Casa Savoia con Toma Paesana e Fontina, e la “ambrata” con toma di malga e birra, accompagnate dai grissini Torinesi tirati a mano, integrali, e con la Nocciola tonda gentile delle langhe IGP. Delizia da intenditori, seguita da un risotto (Vialone Nano) con formaggio Sbirro e burro di malga, sfumato e mantecato con due diverse la bionda Menabrea, e da un dolce finale che ha sancito l’incontro fra una mousse al cioccolato fondente e la gustosa gelatina di rossa Menabrea. Un piacevole contrasto esaltato da fiordilatte profumato allo zenzero. Poi è stata la musica a prendere il sopravvento. Nel salone San George, trasformato per l’occasione in una sala da concerto,  il quintetto jazz –  di cui fanno parte anche il contrabbassista Silvio Albesiano altro membro dell’Orchestra Rai, il chitarrista Marco Parodi ed il batterista Luca Rigazio –  ha incantato con brani celebri e gli arrangiamenti originali trascritti e curati da Joseph Burnam. Ricchissimo il loro repertorio, che fra i classici annovera brani quali “Georgia on my mind”, Blue Monk” e “Sebone shuffle”. Note uniche e fondamentali di un “accordo” davvero magico

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