Château Monfort: uno château a Milano

Château Monfort: uno château a Milano

Ha più di un secolo e li dimostra tutti. Così ha voluto Sofia Gioia Vedani, architetto e amministratore delegato di Planetaria Hotels, mescolando armonicamente il valore storico e artistico dell’immobile- mirabile esempio di architettura liberty, opera dell’architetto meneghino Paolo Mezzanotte – e le suggestive atmosfere che evocano il mondo delle favole. Un mix di antico e di moderno, perché uno château deve evocare storie e suggerisce magie. Siamo a Milano, nella centralissima Piazza Tricolore, ma potremmo essere in una qualsiasi altra capitale europea. L’architetto Vedani ha creduto fortemente nel progetto di restituire a Milano un magnifico edificio residenziale dei primi del ‘900 e di contribuire a rendere la città della finanza, della moda e del design, una vera città europea. Il pregio di questo “urban château” è di aver trasformato l’edificio da anni abbandonato in un luogo con un’anima. Ogni ambiente ha una storia e ti assale subito il desiderio che qualcuno te la racconti. Si ha l’impressione di essere ospitati in un posto vissuto con mille particolari che ti accendono la fantasia per narrare e narrarti una storia. Una particolarità è poi la scelta di essere“cruelty free”, ovvero di evitare tutto ciò che è stato ottenuto dallo sfruttamento o dall’uccisione di animali. Così non si troveranno sete o corna di animali uccisi in battute di caccia. Lo château  ha al proprio interno il Ristorante Rubacuori, dove il gusto si sposa con l’eleganza degli ambienti. Preceduto dalla Sala del Dolce Risveglio, dove tra tazze e teiere che diventano lampade, ci si ritrova in una fiabesca casa delle leccornie, le tre sale che compongono la zona del ristorante, tutte rivestite da preziose tappezzerie, si dispongono una accanto all’altra, separate da porte scorrevoli che all’occorrenza permettono di ottenere tre locali più intimi e riservati. Al gusto ci pensa poi lo chef Pasquale D’Ambrosio, il “paroliere del gusto mediterraneo” con la sua capacità di mixare la tradizione italiana con proposte innovative e creative. In giro si comincia a dire che questo è l’hotel èiù bello di Milano. Probabilmente è così. Monica Viani

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