Re Panettone 2011

Re Panettone 2011

La quarta edizione di Re Panettone™ è stata un clamoroso successo, con grande soddisfazione di Stanislao Porzio, il fondatore dell’evento, e Sabrina Dallagiovanna, la Presidente dell’Associazione Amici del Panettone.
Allo Spazio ex Ansaldo, una volta sede di una fabbrica di carrozze ferroviarie e oggi monumento di archeologia industriale milanese, sono passate nei due giorni 13.500 persone per festeggiare il dolce milanese. Si sono involate circa 10 tonnellate di squisiti panettoni artigianali, tra quelli tagliati per l’assaggio gratuito e quelli venduti; 35 i pasticceri presenti, capitanati da Achille Zoia, il maestro dei maestri, che ha insegnato a fare il panettone “moderno” ai migliori artigiani di mezza Italia. Oltre 5.000 le degustazioni del vino che meglio si abbina con il panettone: la Malvasia DOC del Consorzio Tutela Vini Doc Colli Piacentini, main sponsor dell’evento. Nella mattina di domenica l’Assessore al Commercio e al Turismo D’Alfonso ha consegnato ai pasticceri gli attestati di partecipazione, senza sottrarsi a numerosi assaggi. Re Panettone™ è un evento sempre più articolato, che non si ferma al semplice assaggio e vendita, ma va oltre. I Laboratori del Gusto, per esempio, sono stati seguiti da un attento pubblico, incantato da Patrizia Frisoli, docente di Slow Food® Milano e da Giovanni Derba, sommelier AIS convocato dal Consorzio vinicolo piacentino. Alla Frisoli, domenica, si sono alternati tre pasticceri: Claudio Gatti di Tabiano Terme (PR), Attilio Servi di Roma e Emanuele Lenti di Grottaglie (TA). Fra i momenti chiave di questa quarta edizione il gioco a premi di Tullo Montanari Un panettone per chi conosce il panettone. E Milano. Le domande preparate dal noto cultore delle tradizioni milanesi – e naturalmente anche i panettoni in premio – hanno attratto un vasto pubblico, domenica addirittura più numeroso dei posti a sedere. Assegnato anche il premio sostenuto da Comieco I Custodi del Panettone, alle pasticcerie che adottano gli imballi più ecosostenibili, più funzionali e più creativi: primo posto, Pasticceria Merlo, Pioltello (MI); secondo, Pasticceria Perbellini, Bovolone (VR), terzo, Pasticceria Marra, Cantù (CO); menzione speciale, Pasticceria Dolceccetera, Settimo Milanese. I giurati erano Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco, Paolo Tamborrini, professore di design presso il Politecnico di Torino e Giovanni Pizzigati, design director socio ADCI e AIAP. Sabato pomeriggio ha incuriosito il pubblico l’incontro con Valerio M. Visintin, critico gastronomico del Corriere della Sera. Come di consueto era mascherato, perché per etica professionale evita di essere riconosciuto, onde non influenzare i ristoratori. Perfettamente riconoscibile, invece, la sua prosa, sempre brillante e spiritosa anche quando è orale. Un breve convegno professionale ha impegnato i pasticceri domenica mattina, prima dell’apertura al pubblico. Vi si sono dibattuti temi come il concetto di artigianalità, la tensione alla qualità, la shelflife dei prodotti. Particolarmente interessante l’intervento di Enzo Ricci, fondatore di Tre Marie, accompagnato dal suo amico ed ex fornitore Angelo Goffi, titolare di Italcanditi Vitalfood. Ricci ha raccontato  com’è nato il mito di Tre Marie, che, pur passata di mano due volte, è tuttora l’azienda industriale più prestigiosa dell’intero comparto. Il clou si è raggiunto con il dibattito conclusivo Pasticciere. Il mestiere più bello del mondo, fra Iginio Massari, Vittorio Santoro e Luca Montersino, tre simboli, modello per i giovani, che hanno disegnato l’identikit del pasticciere di domani. Tra il folto pubblico degli ascoltatori anche molti professionisti impegnati in Re Panettone, che avevano lasciato il loro banco per ascoltare i colleghi. (foto di Mourad Balti Touati)

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