Certificazioni BRC/IFS per Molino Pasini

Certificazioni BRC/IFS per Molino Pasini

Da giugno di quest’anno Molino Pasini può vantare due importanti certificazioni – BRC e IFS – sinonimo di garanzia del più elevato livello di sicurezza alimentare. I due standard, ottenuti con il massimo punteggio possibile, rappresentano la conclusione di un percorso che ha visto il Molino impegnato nel raggiungimento dei massimi livelli qualitativi. Tappa fondamentale di questo cammino è stata, nel ’97, il conseguimento della certificazione UNI EN ISO 9001, oggi adeguata alle norme Vision 2000 che comportano fra l’altro un rigido controllo e rispetto delle condizioni igieniche, in applicazione alle severe regole dettate dall’HACCP. L’azienda è inoltre certificata dal Consorzio di Controllo dei Prodotti Biologici di Bologna per la produzione di farine ottenute dalla macinazione di grani da agricoltura biologica. «Le due nuove certificazioni – fanno sapere dall’azienda – non sono un punto di arrivo, ma un’ulteriore fondamentale tappa per offrire ai propri clienti la massima affidabilità». Gli standard BRC e IFS sono infatti schemi internazionali promossi con l’obiettivo di armonizzare i differenti standard adottati dai fornitori e dai produttori europei. Entrambi prevedono audit di certificazione da parte di organismi di terza parte.
L’ottenimento di queste due certificazioni risponde alla crescente richiesta di garanzie sulla qualità e la sicurezza alimentare da parte del mercato
«Attraverso questi schemi – spiegano – è possibile monitorare e verificare le metodiche di lavorazione e il rispetto di requisiti igienici lungo l’intera supply-chain, garantendo la sicurezza degli alimenti e una pronta gestione del rischio. Non solo i fornitori ma anche i produttori di materie prime e i trasportatori sono coinvolti oggi in questa sfida. L’azienda che vuole affacciarsi sul mercato internazionale non può prescindere dall’adozione di questi standard. Le certificazioni BRC/IFS garantiranno all’azienda più facile accesso ai mercati obiettivo nella maggior parte dei paesi europei, oltre a consentire l’instaurarsi di relazioni più solide con i fornitori e l’aulento della fiducia dei consumatori grazie a una maggiore trasparenza, al controllo dei processi interni, alla minimizzazione dei rischi e all’approccio pro-attivo alla sicurezza alimentare».

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