Croissanteria surgelata: cresce la voglia di qualità

Croissanteria surgelata: cresce la voglia di qualità

Quello della croissanteria surgelata è un settore maturo, ma sano e con ulteriori potenzialità di crescita negli ambiti di maggior interesse per il consumatore che, in definitiva, chiede soprattutto prodotti eccellenti

Aumentano i consumatori che fanno colazione fuori casa e il trend si riflette positivamente sul comparto della croissanteria surgelata, ancora fortemente legato a questo particolare momento di consumo. Secondo il Rapporto Annuale Ristorazione 2017 della Fipe, il 63,8% degli italiani consuma, con diversa intensità, la colazione fuori casa: 5,8 milioni almeno 3 o 4 volte alla settimana, mentre per oltre 5 milioni è un rito quotidiano. Il luogo par excellence della colazione è il bar/caffè, senza alcuna distinzione di genere, età o area geografica. Il bar pasticceria è il secondo luogo deputato alla colazione degli italiani, preferito soprattutto dalle donne (64,1% vs 58,2% degli uomini) e nel Nord Est (64,9%).

Il mercato della croissanteria surgelata si conferma quindi sano e, nonostante non presenti i tassi di crescita di un tempo, è ancora possibile impostare strategie legate alla qualità e alla differenziazione di prodotto. La crescita oggi si vede proprio sui segmenti di qualità più elevata, mentre il prezzo, che comunque rimane una leva importante, non è più così determinante. Le aziende di casa nostra guardano con attenzione all’arrivo in Italia di importanti player stranieri: per vincere la competizione con questi gruppi dalla grande forza economica, è necessario puntare su qualità, servizio e know how.

Fondamentale è offrire prodotti in grado non solo di appagare il gusto, ma anche di regalare una vera e propria esperienza di consumo. Non solo; anche la ricerca di prodotti in grado rispondere a nuove occasioni di consumo, al di fuori della prima colazione, rappresenta un’ulteriore sfida per le aziende del settore.

Prelievitati avanti tutta

Guardando ai diversi segmenti, emerge che il cornetto da lievitare sta cedendo il passo ai prelievitati: è qui che si concentrano le maggiori crescite, si tratta infatti della tipologia di prodotto a oggi più utilizzata nei bar e che offre maggior servizio all’utilizzatore. Per quanto riguarda invece il segmento dei cornetti già cotti, si è all’inizio del ciclo di vita: questi prodotti sono in via di introduzione sul mercato e le tecniche per la loro produzione vengono costantemente migliorate nella direzione di prodotti di qualità.

Con una quota di mercato del 70%, i cornetti vuoti e farciti sono la categoria di prodotti più venduta. Le farciture più amate si confermano l’albicocca e il cioccolato, ma contribuiscono all’andamento positivo anche le gamme legate al mondo del benessere (cereali, integrale e vegano).

I trend del mercato

1. Salutistico. Rientrano in questa categoria i prodotti integrali, ai cereali, biologici e quelli che utilizzano i cosiddetti “superfood” (zenzero, semi di lino, di chia, di zucca, di papavero, di teff, etc), che si distinguono per le loro proprietà benefiche.

2. Clean label. Sempre più rilevante in uno scenario nel quale i consumatori prestano particolare attenzione a tutti gli aspetti legati alla qualità e salubrità dei prodotti che consumano.

3. Free from. Rientrano in questa categoria sia i prodotti gluten free che quelli vegani, con ingredienti 100% di origine vegetale.

4. Burro. Le referenze al burro trovano sempre spazio all’interno delle vetrine dei bar.

5. Farciture particolari. Prodotti con farciture ottenute dalla combinazione di ingredienti che le rendono preziose e ricercate.

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