Zucchero italiano: patrimonio da salvaguardare

Zucchero italiano: patrimonio da salvaguardare

I produttori di lievito aderiscono all’appello lanciato da Coprob a tutela della produzione nazionale italiana dello zucchero italiano

“Difendiamo lo zucchero italiano, che ci consente di produrre un lievito di grande qualità”. E’ questo l’appello lanciato dal Gruppo Lievito da zuccheri di ASSITOL, l’associazione aderente a Federalimentare e a Confindustria, a favore della filiera nazionale saccarifera, che attualmente è stata messa in seria difficoltà dalla riforma europea del comparto dello zucchero e dalla politica del ribasso dei prezzi attuata negli ultimi anni.

Il lievito è un microrganismo vivente, generato dal melasso, un sottoprodotto dello zucchero. Nelle scorse settimane COPROB, unica realtà cooperativa rimasta della filiera saccarifera in Italia, ha proposto il “Patto dello zucchero”, chiedendo alle istituzioni di introdurre misure finalizzate a salvaguardare le 8500 imprese del comparto ed una produzione di 300mila tonnellate, tutta tracciabile.

“La filiera bieticolo-saccarifera è molto importante per noi – ha spiegato Piero Pasturenzi, presidente del Gruppo Lievito di ASSITOL – in Italia, grazie alla ricerca, possiamo contare su una produzione di alta qualità e, a breve, persino sulla coltivazione biologica, che ci permetterà di produrre lievito ‘bio’, sempre più richiesto dai consumatori”.

Dall’avvio della nuova OCM zucchero, nel 2006, la produzione saccarifera è calata del 50%, portando alla chiusura di un centinaio di zuccherifici in tutta Europa e creando periodiche tensioni sui prezzi. Quello che gli imprenditori del settore scongiurano è che la corsa al ribasso dei prezzi, promossa soprattutto dai Paesi del Nord-Europa, escluda dal mercato in via definitiva una filiera che, al contrario, continua a creare lavoro, valore ed un prodotto finale d’eccellenza.

“Tutto ciò provocherebbe alle nostre aziende un serio problema di approvvigionamento – sottolinea il presidente Pasturenzi – incrementando così gli squilibri sul mercato. Auspichiamo quindi un pronto intervento del Parlamento Europeo a Bruxelles, con l’obiettivo di tutelare e valorizzare la filiera dello zucchero, segmento importante del nostro agroalimentare”.

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