Pasticceria Morlacchi: qualità in primo piano

Pasticceria Morlacchi: qualità in primo piano

Produrla e saperla proporre: ecco l’obiettivo che, da oltre 40 anni, anima ogni giorno il lavoro alla Pasticceria Morlacchi. Sia in laboratorio che al banco vendita, sia per la proposta dolce che per quella salata

Di metri quadrati se ne è guadagnata negli anni (che ora sono più di 40) la Pasticceria Morlacchi. Tutto è cominciato negli anni Settanta con una minuscola latteria di paese da un’idea di Giambattista Morlacchi. Il primo ampliamento avviene nel 1982 quando, con la moglie Miriam, Giambattista apre la Pasticceria, puntando su un’offerta classica di qualità eccelsa. Negli anni gli affari vanno proprio bene e la squadra si allarga: arrivano, nell’ordine, Sergio, poi Dario (Soldo, fratelli di Miriam) con la moglie Moira. E nel 2008 c’è la svolta: la Pasticceria Morlacchi diventa un locale polifunzionale di quasi 400 mq in cui ciascun membro della famiglia ricopre il suo ruolo: in laboratorio, in cucina, al banco, davanti alla macchina del caffè, e il paesotto di Zanica si dota così di uno spazio attrattivo per appassionati gourmand che arrivano anche da Milano, Bergamo, Treviglio.

Cioccolatini Morlacchi

Una squadra ben assortita
Prendendo un immobile in costruzione i titolari hanno potuto veramente mettere in piedi un locale a loro immagine e somiglianza, che li rappresentasse ed esprimesse la loro loso a. A partire dall’onestà produttiva che li distingue e che non hanno avuto il timore di mettere in mostra, progettando un laboratorio di 250 mq completamente a vista. «Capita spesso – spiega Moira – che un cliente mi ordini qualcosa che non ho ancora in negozio, ma che ha visto in preparazione nel laboratorio costeggiandolo prima di entrare». Presidia l’area caffetteria Moira, che divide il bancone con Miriam, addetta alla vendita della pasticceria. In laboratorio la produzione dolce è sotto la tutela di Giambattista e Sergio, quella salata di Dario. Sono instancabili, perennemente in formazione per rimanere al passo con i tempi: Moira, per esempio, ha frequentato un corso di Latte Art, nonché uno di marketing. Racconta: «Ormai dai social non si può più prescindere, anche se sono convinta che “chi non ha storia ha marketing, chi ha marketing non ha storia”. Alla ne ne ho affidato la gestione a un esterno. Non si può fare tutto, e io preferisco concentrarmi sul servizio della caffetteria. I clienti sono abituati a vederti, ti cercano e devi esserci. Solo così si crea quel rapporto di fidelizzazione che decreta o meno il successo di un locale». Ma gli stessi Sergio e Giambattista, che di mani in pasta ne hanno messe, non mancano di fare corsi di aggiornamento, spesso proposti dalle aziende da cui si riforniscono. Inoltre periodicamente si confrontano con un consulente con il quale mettono a punto nuove ricette e strategie.

Paste Morlacchi

Punto di forza: una offerta ampia
E così, dalla colazione all’aperitivo, passando per il pranzo e la merenda, l’attività della Pasticceria Morlacchi è in buona salute. I vari momenti del giorno si compensano, potendo contare su una proposta dolce e salata allo stesso livello e in buon equilibrio tra tradizione e innovazione. Nella vetrina della pasticceria, accanto ai classici cannoncini e bignè (che devono esserci) spiccano proposte di carattere più contemporaneo, così come nell’offerta delle torte (che vengono vendute a fette non solo per il consumo in loco ma anche da asporto). In quest’ultimo caso a volte si raggiungono soddisfacenti ripensamenti, come la millefoglie in stile moderno, ossia presentata sul lato per mostrare le strisce di crema, rifinita con un’onda di crema, panna e mascarpone.
Per la pausa pranzo ci si affida ai piatti espressi cucinati da Dario, che dedica una grande cura e attenzione alla scelta e accostamento delle materie prime. Frutto di una ricerca continua che prima o poi avrà un suo spazio dedicato. Tra i progetti, infatti, c’è quello di aprire poco distante dalla pasticceria una sorta di piccolo Peck di provincia. E siamo sicuri che, determinati come sono, prima o poi ci riusciranno.

 

Il torrone di Morlacchi
Ne racconta la storia Giambattista, il creatore di questa delizia che ha rappresentato il trampolino di lancio per la notorietà del marchio. «Io e Miriam abbiamo recuperato la ricetta da un vecchio libro. MORLACCHI_torroneÈ stata una s da e, dopo prove e riprove, servendoci di una planetaria a bagnomaria, siamo arrivati al nostro torrone a base di mandorle siciliane, pistacchio di Bronte, miele d’acacia e albume fresco». Negli anni si sono aggiunte altre varianti: il torrone con solo Nocciole Piemonte Igp e albume, il classico ricoperto di cioccolato, o lo speziato con mandorle naturali, pinoli, nocciole, noci e miscela di spezie ricoperto di cioccolato. L’ultimo nato è il tradizionale arricchito con lo Chartreuse.
«Il nostro obiettivo ora – aggiunge Moira – è destagionalizzare il torrone. Per questo abbiamo ideato una linea di praline che vendiamo tutto l’anno e una barretta energetica, a base di torrone, per importanti squadre ciclistiche, in collaborazione con i loro preparatori e medici». Prossimo step? Uno snack per i maratoneti.

In collaborazione con Agugiaro & Figna

 

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Pasticceria Morlacchi
Via Serio, 1 – 24050 Zanica (BG)
Tel. 035 670074

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