Matchamania

Matchamania

Che il Giappone detti le mode gastronomiche è ormai un fatto consolidato, e dopo lo scoppio della bomba sushi una nuova ossessione sta arrivando dal Sol Levante e mettendo radici nell’Occidente: il té Matcha e la Matchamania

Abbiamo già recentemente parlato dell’apertura a Milano di Macha, il primo Japanese café made in Italy, dove è possibile assaggiare sia la bevanda sia una vasta gamma di dolci a base di té Matcha. Vediamo dunque di approfondire i motivi che rendono questo prodotto così accattivante.

Innanzi tutto la sua storia è millenaria: da secoli i giapponesi coltivano e raffinano questa particolare varietà di té verde attraverso la macinazione a pietra, ottenendone una polvere da sciogliere nell’acqua o nel latte. Prima della raccolta le foglie vengono coperte per 20 giorni, in modo tale da permettere alla pianta di rilasciare il quantitativo massimo di L-Teanina, il suo principio attivo.

Il motivo principale della Matchamania è sicuramente il fatto che il Matcha rientri appieno nella categoria dei Super-food: ha proprietà antiossidanti che superano di 6 volte quelle delle bacche di goji; la sua assunzione rilassa il corpo ma, allo stesso tempo, permette alla mente di rimanere attiva e concentrata, tanto che i monaci Zen Buddisti lo utilizzano per la meditazione. Inoltre migliora l’umore e la memoria, è energizzante, brucia le calorie in eccesso, elimina le tossine, rinforza il sistema immunitario, combatte il colesterolo e ha anche un buon sapore. Potrebbe diventare ben presto una perfetta alternativa al caffè del risveglio: più salutare, più efficiente. E il prezzo di mercato non è poi così elevato, variando dai 15 ai 25 euro per 100 grammi.

Per di più, la polvere di Matcha ha un intenso colore verde che conferisce a questo super-food un’altra caratteristica fondamentale per la nostra epoca: è bello, quindi fotogenico, quindi social-friendly. L’unica controindicazione che il tè magico sembra avere è che, dato il suo forte potere energizzante, è consigliabile assumerlo in maniera moderata.

L’insieme delle sue caratteristiche ha fatto sì che il Matcha diventasse un ingrediente utilizzatissimo nella pasticceria: dai gelati ai muffin, dai cappuccini ai frappé, dai biscotti ai tiramisù ricoperti di polvere verde in sostituzione del cacao. Dal momento che il suo sapore è estremamente abbinabile, si presta bene ad un vasto ventaglio di possibili ricette. La Tsujiri, azienda leader del settore Matcha, ha recentemente lanciato sul mercato la propria linea di dessert in stile Starbucks, ma decisamente più salutari. Nelle grandi capitali mondiali i locali a tema Matcha stanno spuntando a vista d’occhio: la tendenza è partita da New York e Sidney, per poi sbarcare a Londra ed espandersi a macchia d’olio anche in Europa, da Parigi a Barcellona ai paesi Scandinavi.

Per ora in Italia il Macha di Milano (leggi qui il nostro articolo) resta l’unico rappresentante, ma aspettiamoci un’esplosione imminente della Matchamania.

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Di Marianna Zarini

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