Metti il Bellini in un dessert

Metti il Bellini in un dessert

Edouard Bechoux, cioccolatiere belga molto conosciuto e apprezzato in Italia, ha realizzato questo dessert che coniuga un cocktail italiano con il cioccolato e una rinomata birra belga… 

Bellini rivisitato alla belga

150 g › Pesca

15 cl    › (al max 20) Birra Chouffe

150 g › Acqua

100 g › Zucchero

10 g › Limone

q.b. › Scaglie cioccolato Ecuador 70%

1 n › Mazzo menta

q.b. › Mirtilli

q.b. › Petali fiori edibili

(rosa e margherita gialla)

Scegliete le foglie più grandi della menta e lasciatele per 15 minuti in infusione nella birra a cui avrete aggiunto l’acqua e il limone. Intanto tagliate la pesca a fette di medio spessore e disponetele in un piatto bianco. Decorate con le foglie di menta e il mirtillo tagliato a rondelle per dare colore. Aggiungete i petali di rosa biologici edibili e i petali di margherita gialla. Versate l’infuso di birra sulla composizione. Aggiungete a bordo del piatto le scaglie di cioccolato.

Edouard Bechoux
Edouard Bechoux

Perché ti sei rifatto a un cocktail italiano?

Ho vissuto diversi anni in Italia e ho voluto giocare con le mie origini e la mia passione per questo paese. Nei cocktail si trovano spesso tante idee che possono essere trasformate in piatti dolci.

Perché la scelta dell’Ecuador come cioccolato?

Perché è fruttato, dall’aroma intenso ma fresco. È in grado di sostenere la birra.

La scelta del colore del piatto da cosa deriva?

Il bianco è ideale per esaltare i colori della proposta.

Come usi il cioccolato?

A scaglie per non coprire i sapori delicati degli ingredienti. Rispetto al passato in cui la presenza del cioccolato era più decisa, spesso utilizzato sotto forma di salsa, oggi preferisco raggiungere un’armonia di sapori che rispetti la personalità di ogni ingrediente. Il cioccolato a carpaccio sarà la tendenza dei prossimi anni.

la chouffe
Birra La Chouffe

Birra bionda della Vallonia, dove emerge il profumo del luppolo. Le birre valloni, a differenza di quelle fiamminghe, che sono speziate, esaltano l’aroma del malto e del luppolo. La Chouffe, nata 24 anni fa in un garage, dalla passione di due cognati, Pierre Gobron e Chris Bauweraerts… ne ha fatta di strada! È una birra non pastorizzata e non filtrata, prodotta senza l’aggiunta di alcun additivo e che svolge una seconda fermentazione in bottiglia. Viene prodotta utilizzando l’acqua dalla sorgente di Cedrogne (una tra le fonti belghe situate a maggior altitudine) ed un tipo di malto speciale. I luppoli impiegati sono le qualità Saaz e Styrie che si distinguono più per il loro carattere aromatizzante che amaricante. In ultimo si aggiungono gli altri due ingredienti fondamentali: zucchero e coriandolo. Al palato il calore morbido e avvolgente mutuato dal grado alcolico viene bilanciato dall’amaro del luppolo e da una sensazione finale di frutta più acerba ed aspra. Un birra elegante, molto piacevole e beverina.

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