Gelato: cresce qualità e sensibilità. 10 buoni esempi nella Capitale

Gelato: cresce qualità e sensibilità. 10 buoni esempi nella Capitale

di Raffaella Caucci
Gusti sani e naturali, qualità degli ingredienti e prodotti adatti alle intolleranze. Questi sono i must per soddisfare la richiesta di un pubblico sempre più informato, più esigente e attento alla salute nel mondo del gelato artigianale come nel resto del settore del food.
Perché, come ci hanno raccontato i gestori delle principali gelaterie della Capitale, per ragioni etiche, religiose, salutari o meramente dietetiche, il popolo dei consumatori di oggi è decisamente variegato. Sono i vegani, i celiaci, i vegetariani, i salutisti e gli intolleranti, il pubblico da dover soddisfare.
Non basta più, quindi, avere un’ampia offerta in grado di solleticare la curiosità dei palati dei consumatori. Bisogna aumentare la sensibilità alle diversità alimentari ed alla qualità delle materie prime offrendo gusti naturali, gluten free, senza latte e senza uova. Al bando perciò preparati, fialette ed aromi chimici. Sì, invece, agli ingredienti biologici e di stagione, alla frutta fresca, ai prodotti dop ed igp. Qualità VS quantità.
Che ben vengano poi creatività e una sapiente combinazione dei sapori. Come nel caso di Otaleg – definita da molti come la migliore gelateria di Roma – che quotidianamente sceglie le migliori materie prime di cui il mercato dispone per lavorarle con un metodo lento, minuzioso, senza scorciatoie e per proporre ai suoi clienti gusti gourmet salati (tra gli altri ricordiamo fave e pecorino, parmigiano con basilico, carciofi) insieme ad una cremeria fatta di eccellenze.
Oppure quello di Strawberry Fields che fa dell’attenzione alle diversità uno dei suoi punti di forza offrendo un’ampia gamma di gusti senza lattosio e senza uova e un gelato che ha alla base una meticolosa scelta degli ingredienti, rigorosamente di stagione.
In generale, Roma può vantarsi di avere un numero consistente di ottime gelaterie, molto attente alla qualità degli ingredienti e con un’offerta variegata in grado di soddisfare i palati più esigenti anche in termini di intolleranze reali e di costume. Citiamo tra tutte quelle che ricorrono più spesso sulla bocca dei romani come “le più buone” e di tendenza. Eccole in ordine sparso. Ma non ci fermiamo qui. Dolcesalato entrerà in ognuno di questi laboratori per raccontarvi le persone che ne sono l’anima. Le storie di passione, d’impegno e ricerca che questi gelatieri infondono ogni giorno nei loro prodotti. Non si tratta di stilare classifiche, ma raccogliere testimonianze di come il mercato del gelato artigianale è destinato a crescere e ad evolversi per stare al passo con i tempi. Stay tuned!
OTALEG – Via del Colli Portuensi

pasticceriediroma.it
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  • NEVE DI LATTE – Via Luigi Poletti
Neve_pasticceriediroma.it
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  • FATA MORGANA – Via Laurina

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  • GELATERIA DEI GRACCHI – Via dei Gracchi

Gracchi_gelateriadeigracchi.it
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  • IL GELATO DI TORCE’ – Via dell’Aeronautica
torce_facemagazine.it
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  • GELATERIA AURELIA – Via Aurelia
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  • GORI – Via Cimone
Gori_foodconfidential.it
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  • COME IL LATTE – Via Silvio Spaventa
Photo: Andrea Di Lorenzo (www.andreadilorenzo.it) per Cibando.
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  • GELATERIA DEL TEATRO – Via dei Coronari
Teatro_romeing.it
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  • STRAWBERRY FIELDS – Via Tor de Schiavistrawberryfields gruppo bardanzellu
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